Non solo acquisti, bellezza e
creatività, anche temi delicati: la conservazione del cordone ombelicale
Care
le mie follower,
parlare di modo, di bellezza, di acquisti, è sempre bello - e
come potrebbe essere diversamente? - ma ogni tanto anche in un blog
orientato a temi leggeri è bene porre l’accento su qualche tema un po’ più
delicato, davvero importante.
Mi sto riferendo alla conservazione del
cordone ombelicale, una pratica che solo pochi genitori decidono di mettere in
atto, ma che potrebbe rivelarsi fondamentale proprio per tutelare la salute
futura del proprio bambino. Si sa, la prevenzione non è mai troppa, ed essere
lungimiranti, sperando anche nei progressi della scienza, è davvero
fondamentale.
Dovete
sapere che secondo stime recenti, circa il 90% del sangue del cordone
ombelicale viene letteralmente gettato dopo le nascite, ma la conservazione è
di fondamentale importanza, parallelamente alla donazione delle cellule alla
ricerca.
La scelta spetta ai genitori, se rivolgersi ad una banca di cellule
staminali pubblica o privata, con la necessità, per forza di cose, di
rivolgersi all'estero, poiché in Italia la conservazione del cordone ombelicale non è riconosciuta come una misura
preventiva.
Le ragioni per conservare il
cordone
Ma
perché conservare il cordone ombelicale?
In internet ci sono molte risposte, alcune fuorvianti,
ragione per cui è molto importante stare attenti e non farsi raggirare (se si
decide di donare di conservare, ovviamente).
Il cordone è ricco di cellule
staminali emopoietiche, ovvero del sangue, delle quali è stata dimostrata la
grande efficacia per la cura di malattie molto gravi: leucemia, linfomi,
talassemia, immunodeficienze, difetti relativi al metabolismo.
Facendo tutti
gli scongiuri del caso, potrebbero risultare fondamentali per salvare la vita
del proprio figlio: questo perché le cellule staminali giovani sono molto più
efficaci rispetto a quelle adulte, poiché una volta trasfuse possono trasformarsi
in qualsiasi tipo di cellula, tornando utile per differenti patologie.
Come
dicevo, però, bisogna stare attenti, poiché molti siti di banche di
conservazione del cordone ombelicale sostengono che siano oltre 70 le patologie
gravi che è possibile curare grazie alle cellule staminali presenti nel
cordone: si tratta, almeno per il momento, di parziali menzogne. E a dirla
tutta, è davvero difficile capire dove stia la verità, dal momento che in
Italia c’è una vera e propria crociata nei confronti di questa prassi, che non
a caso è consentita solo in alcuni stati esteri (a suon di migliaia di euro).
Il Ministero della Salute, ad esempio, e i team di esperti, sostengono che per
garantire davvero un futuro ai propri figli, la scelta più saggia sarebbe
quella di donare il cordone alla ricerca, per farla progredire e trovare
delle vere cure che in breve tempo possano dimostrare - questa è la speranza -
la propria efficacia.
Voi
cosa ne pensate? Avete
mai pensato, prima di partorire, di conservare il cordone ombelicale? Vi siete
informate in internet o avete chiesto un parere scientifico a qualcuno? Credo
che trovare delle testimonianze vere sia molto importante, per indirizzare i
futuri genitori ad una scelta il più possibile consapevole.
Raccontatemi la
vostra esperienza, tornerà sicuramente utile a molti!