Il puzzle è il primo gioco a cui tutti noi abbiamo giocato da soli o in compagnia fin da piccini, per molti poi da adulti è divenuto un hobby coinvolgente e rilassante a cui dedicare alcune ore giornaliere o settimanali, gioco che non ha certo bisogno di alcunché spiegazione o presentazione ma forse non tutti voi sapranno che la parole puzzle è un termine di origine inglese, che significa “rompicapo”, introdotto in Italia intorno al XX secolo.
Le origini di questo gioco cosi semplice ma che necessita di tanta attenzione e destrezza pare sia nata a Londra all'incirca al 1760 in Inghilterra, da John Spilsbury cartografo e incisore che realizzò delle mappe e cartine in legno in piccoli pezzi per poter insegnare al meglio ai suoi alunni la geografia.
Il puzzle quindi nasceva con un ruolo educativo ben definito che aveva un utilizzo prettamente scolastico, ma dal XIX secolo iniziarono a comparire dei puzzle sugli animali, poi successivamente con immagini tratte dalle fiabe o dalle incoronazioni di re e regine dell'epoca per giungere ad oggi dove abbiamo un'ampia scelta di puzzle, da quelli classici da più o meno pezzi, ai puzzle 3D o che si illuminano la notte o che addirittura si muovono.
I puzzle sono legati prettamente al periodo estivo della mia vita, ricordo bene quando con l'arrivo delle tante agognate vacanze, poi ci trovassimo tutti noi bambini ad annoiarci nei lunghi e torridi pomeriggi estivi, e per tenerci occupati gli adulti ci regalavano dei puzzle da realizzare, e per ricordare un po quel periodo della mia infanzia e un po per intrattenere mio figlio di 10 anni, quest'anno ho acquistato un magnifico puzzle della linea Ludattica Lisciani per giocare assieme a lui.